Successo, con vittoria, per la AM Sport al Città di Torino
Inizia con il piede giusto la stagione rallistica 2020 della AM Sport impegnata, domenica, al Rally Città di Torino con tre vetture e altrettanti equipaggi in assistenza. Il risultato più importante lo conquistano Gabriele Bellini e Alice Ballesio che, con loro Fiat Seicento Kit, salgono sul gradino più alto del podio di classe collocato al termine dei circa sessanta chilometri di speciali suddivisi in sei prove. Un successo che vale doppio. La coppia torinese, alla prima uscita dell’anno, tornava infatti in gara proprio là dove si era interrotta la scorsa stagione con una uscita di strada, fortunatamente senza conseguenze fisiche. Dopo un inizio di gara corso con il piede leggero, Gabriele Bellini, chilometro dopo chilometro, ha ritrovato il suo passo. Secondi dopo la seconda speciale, Bellini-Ballesio passano al comando della classifica sulla impegnativa Lys, la prova più lunga del programma di gara che li aveva visti abbandonare nel 2019, e lì restano fino al traguardo finale. Dietro di loro, terza posizionedi classe per i lombardi Jacopo Puricelli e Thomas Tamburrano al debutto nei rally al volante della Fiat Seicento Kit made in AM Sport. Per il giovane neo-pilota un buon esordio, quello torinese, durante il quale, assistito da Antonio Marchio, come attento e prodigo di consigli, e assecondato da una vettura sempre all’altezza delle aspettative, ha dimostrato di avere ampi margini di miglioramento evidenziati da riscontri cronometrici in progressione.
Unico neo della giornata il ritiro di Piero Bosco al via della competizione tra le storiche al volante di una Renault Super 5 Turbo Gruppo N. Il pilota, assistito nella sua prima di stagione alla guida di una vettura da rally da Stefano Pistoresi, ha dovuto abbandonare dopo la prima speciale per la rottura del cavo della frizione appena sostituito. La delusione, comprensibile, non appanna il risultato complessivo della AM Sport che, insieme ai suoi piloti, festeggia nel migliore dei modi un ritorno ai rally e alla – quasi – normalità delle competizioni in cui le tre lune azzurre esibite con orgoglio da Antonio Marchio brillano con la luce di sempre.