Arena e Ferraris regalano alla AM Sport un sorriso tra i Vigneti Monferrini
Le apparenze ingannano. Sempre, anche al termine di un rally in cui, apparentemente, quasi tutto quello che può andare storto, storto ci va, e il risultato finale, certamente al di sotto delle normali aspettative e degli umani desideri, è comunque motivo di soddisfazione. La AM Sport, con Antonio Marchio al comando del suo team, era presente al Rally Vigneti Monferrini ad assistere ben cinque vetture ed altrettanti equipaggi. Cinque stelle tra le tre lune della piccola ma agguerritissima scuderia cuneese, pronte a brillare tra le colline piemontesi attorno a Canelli e a festeggiare al termine dei quasi centotrenta chilometri di gara ritmati da nove prove speciali. La prima delle stelle a spegnersi è stata quella dei giovanissimi fratelli Samuele e Davide Pochettino, al debutto sulla loro Peugeot 106, fermati sulla prima speciale dalla rottura del giunto della ruota anteriore destra. Analoga sorte capitava pochi chilometri dopo, sulla terza speciale, alla Fiat Punto Kit di Jürgen Hohlheimer, driver tedesco assiduo frequentatore degli asfalti italiani, affiancato alle note da Karsten Schneider. Appena il tempo di riporre gli attrezzi utilizzati per i tre equipaggi ancora in gara dopo l’assistenza che sulla quarta speciale, prima ripetizione della “Asti Secco Arione”, ad alzare bandiera bianca sono Daniele Ferrotto e Andrea Sarah Tardito per un guasto al motore della loro Peugeot 205. A completare il poker dei ritiri ci pensano, due speciali dopo, Gabriele Bellini e Alessandro Pozzi che, nell’affrontare una curva a destra del secondo passaggio sulla “Canelli”, perdono il controllo della loro Fiat Seicento Kit che termina la corsa sbattendo la fiancata sinistra contro un rail. Fuori tutti e quattro gli equipaggi e le vetture cui l’AM Sport prestava solo assistenza (tutte tranne la Fiat Seicento Kit di cui Antonio Marchio cura anche la preparazione), a provare a dare un po’ di luce ad una giorntata altrimenti nerissima ci deve pensare Damiano Arena. Il pilota, detentore di un titolo di Campione Italiano Slalom Classe A5 conquistato al volante della Fiat Panda Kit made in AM Sport, tornava a guidare la Seicento Kit K0 preparata da Antonio Marchio dopo quasi cinque anni di distanza. Con Paolo Ferraris al suo fianco, trova immediatamente il passo del campione che, prima di tutto, sa interpretare sin da subito il comportamento di una vettura adattando la guida al mezzo e alle condizioni. Una lettura di gara che gli consente di tagliare salire sul terzo gradino del podio di gruppo e di classe e di conquistare il terzo posto nel Trofeo Seicento per un Sorriso, pensato per raccogliere fondi da devolvere in beneficenza. Un terzo posto che regala un sorriso anche ad Antonio Marchio, per tutto il avoro, la passione e la professionalità che mette nel suo lavoro. Le apparennze ingannano e anche tra i vigneti del Monferrato, sulle colline illuminate dalla luna e dai falò raccontate da Pavese, le tre lune della AM Sport brillano in un cielo, per una volta, con poche stelle.